Stavo controllando i posizionamenti di una campagna display dispray.
Target
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Controllo le URL dei posizionamenti per capire in che punto della pagina (più o meno) potrebbero essere pubblicati gli annunci.
Il primo che mi salta all’occhio è questo.
Si parla della Milano Fashion Week. Si ci siamo, Il target è corretto.
Insomma, fatto sta che perlustro la pagina e… rimango colpita da due banner (forse perché hanno una call to action fucsia).
Beh insomma, voglio proprio sapere adesso qual è il mio animale guida.
Gioco. Partecipo al test. Scopro che il mio animale guida è il cane. Mmm… forse dovrei tornare dall’oculista per un controllo.
Ok. L’oracolo mi ha dato il suo responso: un po’ come negli oroscopi…. è esattamente (quasi) quello che vorrei sentirmi dire. Mica mi possono dire che sono una stronza arrogante cinica e spacca-maroni.
Ma… arriviamo alla fine, arriviamo alla “vera simil call to action” (simil perché non me la stanno vendendo come pubblicità, ma come un gioco)
Scopri il link Il Cane e le infinite combinazioni che ti offre la collezione X Jewellery. Indossa un gioiello creato “da te” e non “per te”. https://www.xjewellery.com/it/acquista-collezione/2015150011-il-cane
Di come il gioco possa aiutare a modificare il comportamento ne avevo già parlato a proposito dei problemi di business dell’Olanda 🙂 Qui però entra in gioco (per l’appunto) un altro fattore:
Il gioiello creato da me e non per me.
Avete mai sentito parlare dell’ IKEA Effect? Non sto dicendo c@77@te, è vero! L’hanno studiato niente poco di meno che ad Harvard (che se permettete è un po’ più attendibile dell’università della vita/strada di Facebook).
L’esperimento
soggetti sperimentali (52 in tutto pagati 5$ per partecipare all’esperimento)
- Gruppo di controllo: doveva montare degli scaffali componibili
- Gruppo sperimentale: riceveva gli scaffali già… composti
Una volta che era tutto montato, gli sperimentatori (fra i quali c’era anche Dan Ariely, mica cotiche) chiesero:
- quanto saresti disposto a pagare a pagare per questi scaffali?
- quanto “ti piacciono” questi scaffali? (il giudizio era su scala Likert a 7 punti)
Il risultato
- i “montatori” erano disposti a pagare molto di più rispetto al gruppo di controllo
- i “montatori” apprezzavano molto di più gli scaffali che avevano “creato”
In pratica: le persone sovra-valutano le cose che contribuiscono a costruire. E non importa se è merito della nostra creatività (come quando personalizziamo le scarpe Nike) o se seguiamo le istruzioni dell’Ikea, l’importante è che ci perdiamo del tempo e lo facciamo (noi).
Perché l’effetto IKEA?
Perché mentre costruiamo quel maledetto scaffale, ci mettiamo “del nostro”: impegno, tempo, energia. E noi avversiamo la perdita senza contare che quando costruiamo qualcosa lo percepiamo come già nostro (endowment effect)
Ok. Io non sono il target corretto e il can-iello, cioè il cane gioiello, non l’ho comprato, ma a me non piacciono i gioielli… non c’era un coinvolgimento “emotivo” e quel coso è rimasto lì (in scheda prodotto), ma uno che si è sbattuto davvero a costruire il suo gioiello? Quell’uno avrà comprato?